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San Marco d'Alunzio (Sammarcu in siciliano) è un comune italiano di 1798 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia, ed È un comune del Parco dei Nebrodi.

Data:

08 Giugno 2023

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Comune di San Marco d'Alunzio

Descrizione

La sua fondazione risale al IV secolo a.C. e durante il periodo di dominazione greca fu un centro fiorente denominato Alontion e batteva moneta propria. Durante le guerre puniche fu conquistata dai romani, che la proclamarono municipium autonomo, ribattezzandola Haluntium e, in questo periodo, la cittadina conobbe uno sviluppo artistico ed economico di cui esiste ancora testimonianza nei monumenti archeologici e in una vasta letteratura epigrafica. Sarà citata anche da Plinio e dallo stesso Cicerone nel famoso processo contro Verre che si impadronì dei tesori di numerose città siciliane. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente (nel VI secolo d.C), in un periodo di piena decadenza giunse ad Haluntium una comunità di profughi Bizantini da Sparta, che la chiamarono Demenna, e poi dagli Arabi che circondarono l'abitato di mura e ne fecero il centro amministrativo politico di una vasta zona della Sicilia denominata Val Demone. Secondo lo storico Ali Ibn al-Athir gli islamici tentarono un primo assedio nel 901 riuscendo l'anno seguente a mettere in fuga gli abitanti. Ma i bizantini riuscirono nuovamente a riprenderla costringendo i musulmani nel 910 a nuove battaglie fino alla sottomissione definitiva. I Normanni, sconfitti gli arabi, ne fecero il loro centro di governo e la chiamarono San Marco in onore dell'evangelista e in ricordo della prima città conquistata in Calabria. Dall'XI secolo fu dominio di Roberto il Guiscardo degli Altavilla, che la scelse come punto di partenza e come presidio militare per la conquista della Sicilia. In questo periodo fu edificato il monastero delle monache benedettine con l'annessa chiesa del Santissimo Salvatore. Nel 1061 Roberto il Guiscardo vi fondava il primo castello normanno della Sicilia dedicandolo a San Marco cancellando così la memoria di Demenna, nel tentativo di sradicare il ricordo dell'epoca araba. Nel 1150 il geografo ibn Idris la descrive come: "località prospera, con una fiorente produzione di seta e con un arsenale sulla costa per la costruzione di navigli con i legni tratti dai ricchi boschi dell'entroterra." Le origini di San Marco d'Alunzio descritte da Tommaso Fazello e Filippo Cluverio sono ulteriormente integrate dall'abate Francesco Sacco che descrive sinteticamente i passaggi di proprietà dei possedimenti. La cittadina da Federico III di Sicilia è concessa a Sancio d'Aragona suo figlio naturale. Da Sanciolo la proprietà della "Contea di San Marco" passa a Federico d'Aragona suo figlio, confermata dal nonno il sovrano Federico III di Sicilia. Federico d'Aragona sposa Giovanna d'Auria, genera Sanciolo d'Aragona e Vinciguerra d'Aragona, i possedimenti sono conferiti a Sanciolo d'Aragona. Sanciolo d'Aragona sposa Lucia Palizzi, genera Mattiolo d'Aragona erede delle terre. Mattiolo d'Aragona muore senza discendenti, la proprietà è conferita in linea ereditaria allo zio Vinciguerra d'Aragona. A Vinciguerra d'Aragona subentra il figlio Federico d'Aragona il Fellone che ne viene privato. Il 2 settembre 1398, Reo di fellonia, Federico d'Aragona è privato dei possedimenti che sono assegnati a Abbo Filangieri Alcaide di Cefalù, Maestro Razionale del Regno per volontà di re Martino I di Sicilia che ne decreta lo scambio con la baronia di Isnello. Abbo Filangieri e la sua famiglia governarono la città sino alla fine del feudalesimo in Sicilia. Sotto il controllo della famiglia Filingeri, San Marco divenne un centro economicamente e culturalmente ben sviluppato e fu arricchito di molte chiese. Durante il loro governo in città nacquero personalità illustri come Scipione Rebiba, divenuto cardinale, nato appunto da una Filangieri nel quartiere di San Basilio il 3 febbraio 1504, e Girolamo Lanza, eremita e fondatore dei romiti del Monte Pellegrino a cui appartenne il giovane Benedetto Manasseri da San Fratello. Il 30 luglio 1862 il Consiglio Comunale di San Marco deliberò, per ricordare le antiche origini del centro, di aggiungere al nome San Marco l'appellativo d'Alunzio: San Marco d'Alunzio. Tuttavia nel Regio Decreto di autorizzazione alla modifica (n. 955/1862) fu commesso un errore di trascrizione e il nome divenne San Marco D'Alfonsio; con il successivo Regio decreto n. 4049 del 1867 l'errore fu corretto.

Ultimo aggiornamento: 16/10/2023, 09:29

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